Coniugazione dei verbi

Nel vocabolario i verbi sono indicati nella loro forma base, cioè all’infinito.
All’infinito tutti i verbi terminano in “-en” (“machen”) oppure “-n” (“wandern”).

Togliendo la desinenza dell’infinito rimane la radice del verbo “mach-”, “wander-”.
Alla radice del verbo si aggiunge una desinenza diversa per ogni persona.

La maggior parte dei verbi acquisisce le desinenze seguenti:

p.es.

Le forme di alcuni verbi irregolari devono essere imparate a memoria.

Se la radice del verbo finisce in:

• -s- → reis-en (= viaggiare)
• -ss- → küss-en (= baciare)
• -ß- → heiß-en (= chiamarsi)
• -z- → duz-en (= dare del tu)
• -tz- → sitz-en (= essere seduto)

la 2° persona singolare (du) acquisisce la desinenza “-t”.

Se la radice del verbo finisce in:

• -t- → arbeit-en (= lavorare)
• -d- → bad-en (= fare il bagno)
• -tm- → atm-en (= respirare)
• -chn- → zeichn-en (= disegnare)
• -ffn- → öffn-en (= aprire)

la 2° persona singolare (“du”) acquisisce la desinenza “–est”,
la 3° persona singolare (“er”, “sie”, “es”) acquisisce la desinenza “-et”,
nella 2° persona plurale ("ihr") acquisisce la desinenza "-et".

Se la radice del verbo finisce in:

• -eln-→ sammeln (= raccogliere)

termina, si omette nella prima persona singolare ( ich (= io) ) il -e dalla radice del verbo.
alla radice del verbo nella 1° persona plurale ( wir (= noi) ) e nella 3° persona plurale ( sie (= lei, loro) , Sie (= Lei) ) si aggiunge la desinenza -n

Alcuni verbi cambiano la vocale della radice quando vengono coniugati. Questo cambiamento di vocale si verifica solo nella 2° (“du”) e nella 3° (“er ”, “sie, ”, “es”) persona singolare.

a → ä in “schlafen”

e → i in “geben”

e → ie in “sehen”

Verbi modali

I verbi modali modificano il significato del verbo principale nella proposizione.
I verbi modali determinano la relazione tra soggetto e attività espressa dal verbo.
Il secondo verbo dopo il verbo modale è sempre all’infinito alla fine della proposizione.

• können – potere (capacità / possibilità):

  Ich kann gut schwimmen.	= So nuotare bene.
  Das Auto ist kaputt. Wir können nicht weiter fahren.	= Si è rotta l'automobile. Non possiamo continuare.
  Können Sie mir helfen?	= Mi può aiutare?
  Die Medikamente kann man nur mit Rezept kaufen.	= I medicinali si possono acquistare solamente con la ricetta.

• dürfen - potere/dovere (permesso / divieto):

  Hier dürfen Sie nicht rauchen!	= Qui non può fumare!
  Die Bank darf das Geld für das Mittagessen abbuchen.	= La banca può addebitare i soldi per il pranzo.

• müssen – dovere (obbligo / necessità):

  Ich muss den Aufsatz bis morgen schreiben.	= Devo scrivere il componimento entro domani.
  Ich muss zum Hauptplatz.	= Devo andare alla piazza principale.
  Hier musst du den Namen angeben.	= Qui devi indicare il nome.

• wollen – volere (desiderio / intenzione):

  Wir wollen am Wochenende an die Ostsee fahren.	= Nel fine settimana vogliamo andare al Mar Baltico.
  Ich will dich heiraten.	= Ti voglio sposare.
  Wollen wir etwas essen?	= Vogliamo mangiare qualcosa?

• sollen – dovere (obbligo imposto / ripetizione di un'esortazione)

  Du sollst deiner Oma helfen.	= Dovresti aiutare tua nonna.
  Der Arzt sagt, ihr sollt mehr Obst essen.	= Il medico dice che dovreste mangiare più frutta.
  Soll ich den Notarzt rufen?	= Devo chiamare il medico del pronto intervento?

• mögen – piacere
  Il verbo modale "mögen" compare sempre da solo nella proposizione.

  Ich mag keine Schokolade.	= Non mi piace la cioccolata.
  Ich mag türkisches Essen.	= Mi piace la cucina turca.

• möchten – desiderio
  Il verbo modale “möchten” è la forma grammaticale del congiuntivo 2 del verbo “mögen” (piacere) e ha un significato proprio = desiderio:

  Ich möchte mit Frau Riedel sprechen.	= Vorrei parlare con la signora Riedel.
  Wie möchten die Deutschen am liebsten wohnen?	= Come preferiscono abitare i tedeschi?
  Ich möchte eine Massage haben.	= Vorrei avere un massaggio.

• aver bisogno + zu + Infinito
  Il verbo „müssen“ al negativo col significato di necessità viene spesso sostituito da „nicht brauchen“. In questo modo si esprime che qualcuno non deve fare qualcosa. In questo caso „brauchen“ viene utilizzato come un verbo modale ed è accompagnato sempre da una negazione e un infinito.

  Wir müssen morgen nicht früh aufstehen, denn es ist Wochenende.	= Domani non dobbiamo alzarci presto perché è il fine settimana.
  Wir brauchen morgen nicht früh aufzustehen, denn es ist Wochenende.	= Domani non c'è bisogno che ci alziamo presto perché è il fine settimana.

  Il verbo di modo „brauchen“ può anche essere usato nella forma positiva in connessione con una parola restrittiva come “prima, solo (semplice), soltanto, difficilmente” per esprimere necessità.

  Du brauchst erst nächste Woche einzukaufen, noch haben wir viel zu essen und zu trinken.	= Devi far la spesa non prima della settimana prossima, abbiamo ancora molto da mangiare e da bere.
  Um erfolgreich zu werden, brauchst du nur etwas mehr zu arbeiten, dann schaffst du es bestimmt.	= Per avere successo devi solamente lavorare un po' di più, così ce la fai di sicuro.

I verbi modali possono anche essere usati senza secondo verbo quando il contesto è ovvio.

Nella coniugazione del verbo modale la 1° e la 3° persona hanno la stessa forma.

I verbi modali si abbinano anche al pronome impersonale “man” – sempre alla 3° persona singolare.

Verbi composti

I verbi composti possono essere separabili e inseparabili.

I verbi composti constano di un prefisso e un verbo.

Verbi separabili

Il prefisso è accentato. Nel vocabolario troviamo: einkaufen (= far la spesa) .

Il prefisso modifica il significato del verbo. (“Einpacken” ha a che fare con “packen”. “Einkaufen” ha a che fare con “kaufen”).

Al presente e al preterito il prefisso si trova alla fine della proposizione.

Al participio passato la sillaba “-ge-” si inserisce tra il prefisso e il verbo.

Prefissi di verbi separabili:

ab- (= da)

abfahren (= partire)

an- (= a)

ankommen (= arrivare) , anprobieren (= provare)

auf- (= su)

aufstehen (= alzarsi)

aus- (= da)

austragen (= portare a termine) , aussehen (= sembrare)

bei- (= presso)

beibringen (= addurre)

ein- (= in)

einkaufen (= far la spesa) , einpacken (= fare i bagagli)

los- (= via)

losgehen (= mettersi in cammino)

mit- (= con)

mitkommen (= accompagnare) , mitnehmen (= prendere con sé)

nach- (= dopo)

nachmachen (= imitare)

vor- (= prima)

vorstellen (= presentare)

zu- (= a)

zumachen (= chiudere) , (da)zunehmen (= includere)

Verbi inseparabili

Il prefisso non è accentato.

Al presente e al preterito il prefisso è unito al verbo.

Il participio passato non ha il prefisso “ge-”.

Prefissi di verbi inseparabili:

be-

bekommen (= percepire)

ge-

gefallen (= piacere)

emp-

empfehlen (= consigliare)

ent-

entschuldigen (= scusare)

er-

erzählen (= raccontare)

miss-

missbrauchen (= abusare)

ver-

verstehen (= capire)

zer-

zerstören (= distruggere)

Imperativo

Si utilizza l’imperativo per esortare, ordinare, consigliare o invitare ad un’azione.

L’imperativo si usa nelle seguenti forme:

Per l’imperativo singolare si usa la 2° persona singolare senza il pronome personale “du” e senza la desinenza “-st”.

Per l’imperativo plurale si usa la 2° persona plurale senza il pronome personale “ihr”.

Per l’imperativo nella forma di cortesia con “Sie” si usa la 3° persona plurale, invertendo le posizioni di soggetto e verbo.

I verbi che hanno la dieresi nella 2° e 3° persona singolare perdono la dieresi nell’imperativo.

I verbi la cui radice termina in: “-t”, “-d”, “-ig”, “-er”, “-el” aggiungono una “-e” all’imperativo singolare.

Forme irregolari dell’imperativo

Imperativo con “wir”

L’imperativo della 1° persona plurale con “wir” si costruisce modificanto la successione delle parole.

Preterito

Il preterito è una forma del passato che si usa prevalentemente nei racconti.
Il preterito viene usato nei testi scritti.

La 1° e la 3° persona del preterito sono sempre identiche.

Verbi regolari

Verbi regolari con la radice che termina in:

Verbi irregolari

Raccontando fatti avvenuti nel passato, si usano i verbi “haben”, “sein” e i verbi modali quasi sempre al preterito, anche se il resto del testo è al passato prossimo.

La 1° e la 3° persona del preterito sono sempre identiche.

Perfetto

Il perfetto è una forma del verbo al passato.

Il perfetto si costruisce con il verbo ausiliare coniugato (“haben” oppure “sein”) e il participio passato alla fine della proposizione.

Participio passato

Verbi regolari

Alla radice del verbo si aggiungono: il prefisso “ge-” e la desinenza “-t”.

Nei verbi la cui radice finisce in “-t-”, “-d-”, “-tm-”, “-chn-”, “-ffn-” alla radice si aggiungono il prefisso “ge-” e la desinenza “-et”.

Verbi irregolari

È necessario imparare a memoria il participio passato dei verbi irregolari. La maggior parte terminano in “-en”.

Verbi separabili

Nei verbi separabili, sia regolari che irregolari, il prefisso del participio “ge-” si trova tra il prefisso e la radice del verbo.

Participio passato senza “-ge”

I verbi inseparabili, sia regolari che irregolari (con: “be-”, “ge-”, “emp-”, “ent-”, “er-”, “miss-”, “ver-”, “zer-”), non acquisiscono il prefisso “ge-” al participio passato.

Anche i verbi con la desinenza “-ieren” non acquisiscono il prefisso “ge-” e sono sempre regolari.

Perfekt con “sein”

Si usa l’ausiliare “sein” quando il verbo indica:

• un moto a luogo del soggetto: “kommen” (venire), “gehen” (andare), “laufen” (correre), “springen” (saltare):

  Wir sind nach Wien gekommen.	= Siamo venuti a Vienna.
  Er ist erst spät nach Hause gekommen.	= E' arrivato a casa tardi.
  Ich bin ins Kino gegangen.	= Sono andato al cinema.
  Sie ist vor kurzem von der Türkei nach Deutschland gezogen.	= Si è trasferita da poco dalla Turchia alla Germania.

• un cambiamento di stato del soggetto, come: “aufwachen” (svegliarsi), “einschlafen” (addormentarsi), “wachsen” (crescere), “sterben” (morire):

  Ich bin sofort eingeschlafen.	= Mi sono addormentato subito.
  Du bist aber groß gewachsen!	= Ma quanto sei cresciuto!
  Hermann Hesse ist 1962 in der Schweiz gestorben.	= Hermann Hesse è morto nel 1962 in Svizzera.

• con i verbi:

  sein

  essere

  Ich bin gestern im Kino gewesen.

  Ieri sono stato al cinema.

  werden

  diventare

  Sie ist Mathematiklehrerin geworden.

  E' diventata insegnante di matematica.

  bleiben

  restare

  Die ganze Woche ist er wegen der Grippe zu Hause geblieben.

  E' rimasto a casa tutta la settimana a causa dell'influenza.

  passieren

  capitare

  Was ist passiert?

  Cosa è successo?

  geschehen

  accadere

  Was ist geschehen?

  Cosa è accaduto?

  begegnen

  incontrare

  Ich bin ihm im Park begegnet.

  L'ho incontrato al parco

Perfetto con “haben”

L’ausiliare “haben” si usa con tutti i verbi con complemento oggetto (anche nel caso di verbi indicanti il movimento del soggetto).

L’ausiliare “haben” si usa sempre con i verbi riflessivi (anche nel caso di movimento del soggetto).

Verbi riflessivi

Alcuni verbi richiedono il pronome riflessivo “sich”.

Il pronome riflessivo può significare che l’azione sia rivolta verso il soggetto.

Il verbo riflessivo va coniugato.

Se il verbo riflessivo richiede un altro complemento oggetto all’accusativo, il pronome riflessivo viene declinato al dativo.

Alcuni verbi possono essere usati, oltre che come verbi riflessivi, anche per esprimere una relazione reciproca. Una relazione reciproca implica sempre almeno due persone. Per questo il verbo e il pronome reciproco sono sempre al plurale.

I verbi reciproci compaiono solamente con soggetti al plurale. Per questo sono utilizzate le forme plurali del pronome riflessivo ci,vi e si.

Passivo

Si usa il passivo se l’informazione importante nella frase riguarda un’azione e non l’agente.

Si forma il passivo con una forma dell’ausiliare “werden” e con il participio passato alla fine della frase.

Si può indicare l’agente usando “von”+ dativo.

Passivo con verbi modali

Si può usare il passivo anche con i verbi modali können, müssen, dürfen e sollen. Il verbo modale può essere usato sia al presente che al preterito.Per far questo si usa insieme al verbo modale l'ausiliare werden e il participio II del verbo principale.

Preterito passivo

Congiuntivo 2

Il congiuntivo 2 in tedesco si usa per esprimere preghiere, desideri, qualcosa di possibile/irreale e ipotesi. Il congiuntivo 2 si costruisce con l’ausiliare “würden” e l’infinito del verbo principale alla fine della proposizione.

“würden” si coniuga come segue:

I verbi “haben”, “sein” e i verbi modali costruiscono il congiuntivo con le forme del preterito e la dieresi.

Il congiuntivo 2 si usa anche per esprimere un desiderio. Spesso si inseriscono anche le particelle modali “doch”, “bloß” oppure “nur” (solo).

Il congiuntivo 2 si usa anche per esprimere un consiglio usando il verbo modale “sollen”(dovere).

Con il congiuntivo è possibile esprimere una irrealtà/possibilità.

Con il congiuntivo si può esprimere una supposizione.

Usando il congiuntivo 2 in una frase interrogativa si può esprimere una cortese richiesta:

Futuro semplice

In tedesco di solito è sufficiente usare il presente di un verbo per esprimere azioni o intenzioni relative al futuro.

Il futuro semplice è un tempo che descrive direttamente una circostanza nel futuro. Si forma con il verbo ausiliare „werden“ e l'infinito del relativo verbo, che deve essere alla fine della frase.

Reggenza dei verbi

Molti verbi richiedono un complemento con una preposizione fissa. Purtroppo questi verbi, la preposizione e il caso che ci segue devono essere imparati a memoria.

Ecco la lista dei più frequenti verbi con la rispettiva preposizione:

Strutture importanti:

Quando la domanda concerne una persona, il pronome interrogativo (“wen” all’accusativo, “wem” al dativo) è preceduto dalla preposizione richiesta dal verbo.

Quando la domanda concerne una cosa, la preposizione retta dal verbo è aggiunta alla parola “wo-”. Si inserisce una “-r” tra “wo-” e la preposizione laddove la preposizione inizia con una vocale.

Quando si costruisce l’avverbio preposizionale la preposizione richiesta dal verbo si aggiunge alla parola “da-”. Si inserisce una “-r-” tra “da-” e la preposizione, laddove la preposizione inizia con una vocale.

Verbi con preposizione

In tedesco molti verbi costruiscono il loro complemento con una preposizione fissa. Dipende dalla preposizione in quale caso viene declinato il nome.

Quando si forma la domanda su una cosa, la preposizione che regge il verbo viene dopo la parola „wo-“. Una „–r-“ tra „wo-“ e la preposizione è necessaria quando la preposizione inizia con una vocale.La domanda sulla cosa in questo caso è:

Quando si costruisce una frase interrogativa su una persona, il caso della frase intorrogativa (in accusativo „wen“ / in dativo „wem“) è subordinato alla preposizione retta dal verbo.

Verbi con preposizioni alle quali segue sempre l'accusativo:

Le preposizioni „auf, für, gegen, um, über“ reggono il caso accusativo quando sono usate con un verbo preposizionale.

Verbi con preposizioni seguite sempre dal dativo:

Le preposizioni „bei, mit, nach, aus, unter, von, zu, vor“ reggono il caso dativo, quando sono usate con un verbo preposizionale.

Preposizioni alle quali può seguire il dativo o l'accusativo:

Le preposizioni „an“ e „in“ secondo il caso possono reggere sia l'accusativo che il dativo, quando sono usate con un verbo preposizionale.

Il verbo modale “sollen”

Il verbo modale sollen serve anche per esprimere una necessità che non è soggettiva. Spesso si tratta di un'esortazione, un desiderio o un ordine di una terza persona.

Coniugazione di "sollen" al congiuntivo presente.

Il congiuntivo 2 del verbo "sollen" si usa per formulare una proposta, una raccomandazione o un consiglio.